domenica 7 novembre 2010

IL GOVERNO CONCEDE UNA BOCCATA DI OSSIGENO ALL'UNIVERSITA' di Claudio Forestiere

Spiegherò in poche parole la situazione dei finanziamenti previsti dal Governo per l'Università italiana, alla luce delle ultime dichiarazioni del Ministro Tremonti.
Il taglio operato nei confronti del fondo di finanziamento ordinario degli atenei (Ffo) era di questa misura: - 3.72% rispetto all’anno precedente, con un taglio di 279 milioni di euro nel 2010 (per una disponibilità totale finale di 7.206 milioni di euro a fronte dei 7.485 del 2009). I "tagli annunciati" - quelli per il 2011 e il 2012 - erano semplicemente impraticabili, a meno di voler chiudere buona parte degli atenei: avrebbero dovuto salire a meno 1 miliardo e 355 milioni nel 2011 (6.130 milioni) e meno 1 miliardo e 433 milioni nel 2012 (6.052 milioni).
Il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti
Come cambierà la situazione dopo la manovra correttiva prevista dal Ministro Tremonti (”Penso che nell’emendamento ci sarà un miliardo per l’università”): Il Fondo di finanziamento ordinario degli atenei previsto per il 2011 subirà un taglio di 335 milioni di euro, a fronte di quello previsto precedentemente di 1 miliardo e 355 milioni.
Accogliamo con un plauso questa notizia, segno che il Governo ha capito che i tagli previsti per l'Università non permettevano la sopravvivenza della stessa. Meglio tardi che mai!
Una considerazione: se davvero i vari corsi inutili (con 3 studenti iscritti e 10 professori ordinari pagati) e i corsi doppioni venissero tagliati, introducendo la meritocrazia di cui tanto si parla, si potrebbe garantire adesso un servizio adeguato agli studenti. Ma la mentalità di ridurre gli sprechi mi sembra che non sia stata recepita bene da tutti, ad esempio mi riferisco al caos creatosi alla facoltà di Scienze Politiche a Catania, dove si trovano attivati contemporaneamente i secondi anni degli stessi corsi sia per il nuovo che per il vecchio ordinamento!

Insomma,se da una parte il Governo ha aggiustato il tiro, dall'altra si continua a perseverare negli errori di sempre.

Consiglio inoltre la lettura di un pensiero controcorrente sul mondo universitario attuale, molto interessante:

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