lunedì 5 settembre 2011

L'ESTATE MAI COMINCIATA DELL'ISOLA SENZA MARE di Claudio Forestiere

Quando si fa settembre, cominciano a moltiplicarsi in giro i nostalgici dei Righeira e del loro motivetto: "l'estate sta finendo...". Ma, calandosi nella realtà locale augustana, ci si accorge che il ritornello andrebbe integrato: "l'estate sta finendo...MA AD AUGUSTA NON è MAI COMINCIATA!".

Settembre è tempo di bilanci sulla stagione estiva. Mai come quest'anno si è vista una tale penuria di eventi e visitatori in una cittadina che per vocazione è estiva e balneare, ma nella triste realtà diventa un esempio tragicomico di ISOLA SENZA MARE.
Anche Brucoli quest'anno non si è sottratta a diventare protagonista di scenari di desolazione totale, stile vecchio West.
E mentre i paesi vicini hanno realizzato grandi stabilimenti balneari gratuiti in posti impensabili (vedi Marina di Priolo) e cartelloni di eventi e spettacoli di tutto rispetto, l'Amministrazione Comunale di Augusta invece ha ben pensato di spendere i pochi denari disponibili nella frazione di Agnone Bagni, una bella spiaggia del nostro territorio, ma di certo non frequentata dagli Augustani!
Al contrario di paesi come Priolo e Melilli, che fanno la voce grossa con gli insediamenti industriali e sanno batter cassa per quanto dovuto, Augusta piange di stenti e destina la modica cifra disponibile per la stagione dei bagni, 28mila euro, al servizio guardaspiagge di Agnone.
La zona balneare di Faro Santa Croce resta invece abbandonata a se stessa, dopo essere stata deturpata con un progetto di riqualificazione scriteriato, che ha cementato e tolto spazi anzichè crearne: l'unico progetto nella storia che sia riuscito a togliere un parcheggio libero per farne affittare a suon di quattrini due, polverosi, da privati.
Nonostante le mille vicissitudini, gli Augustani continuano a preferire il Faro Santa Croce e un motivo ci sarà: vuoi l'affezione agli scogli, vuoi il fascino del posto, nessuno se la sente di arrivare fino ad Agnone per fare un bagno più "sicuro" e continua a frequentare uno degli scorci di mare più amati in assoluto della città, in barba a qualsiasi divieto di balneazione.
La domanda sorge spontanea a questo punto: perchè non puntare su Faro Santa Croce allora? Perchè l'Amministrazione non investe quel poco che ha per cominciare a rendere vivibile questa località di mare meravigliosa?


Per la prossima estate, noi del Circolo "Ezra Pound" chiediamo per la zona balneare di Faro Santa Croce:
- Presenza di bagnini (qui e non altrove!) e boe di segnalazione acque sicure
- Allestimento di una infermieria attiva durante tutta la stagione balneare
- Bagni e docce
-  Illuminazione e aiuole
- Parcheggi asfaltati
E perchè no, un giorno, sarebbe anche bello poter vedere consolidata la scogliera nei punti dove è franosa...Utopie ad Augusta 

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