domenica 21 ottobre 2012

LA SICILIA ALLE URNE. E I SICILIANI? di Liborio Di Franco

"Siciliani la scelta di candidarmi alla guida della nostra regione è un atto di passione, di amore e di servizio. Nel momento più difficile e drammatico per la Sicilia ho avvertito il dovere di accettare questa sfida. Sono ben consapevole delle difficoltà che mi aspettano e ho già messo tutto nel conto.."
è l'incipit di una lettera scritta dal candidato alla presidenza della Regione Nello Musumeci, appoggiato da Pdl e destra, per incentivare e dare un buon motivo per cui andare ad esprimere la propria preferenza il 28 ottobre alle urne in Sicilia.
Manca ormai veramente poco ma per il momento l'indecisione degli isolani sembra regnare sovrana. Il fatto è che, tra accuse reciproche, abbandoni dell'ultimo momento, querele incrociate e gesti inconsueti, a farla da padrone sembra il gruppo dei delusi, che non ha intenzione di recarsi alle urne il 28 ottobre per eleggere il nuovo Presidente della Regione Sicilia. Diversi sondaggi hanno constatato infatti che quasi la metà degli aventi diritto manifesta apertamente il proprio disagio per la situazione dell'Isola e intende dare un segnale non esprimendo il proprio voto alle elezioni in Sicilia. Questa mancanza di fiducia dell’opinione pubblica nei partiti insieme ad un'alta porzione di indecisi tra quelli che intendono andare alle urne, si traduce in un'incertezza ancora più marcata nella corsa all'Assemblea regionale siciliana, con i due candidati più accreditati divisi da pochi presunti voti.
La Costituzione italiana, all'art. 48, afferma che «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età». Si Dice, ancora, che votare è un "dovere civico" (parte di quel dovere di solidarietà politica, di cui parla l'art. 2), ma nessuna sanzione è prevista per chi non va a votare.
La democrazia è proprio la forma di governo caratterizzata da una partecipazione attiva del popolo alla vita politica del paese.
Quella italiana è una democrazia rappresentativa, in cui il popolo, al quale appartiene la sovranità, dà mandato al Parlamento di rappresentarlo secondo le regole della maggioranza.
Proprio Una delle maggiori conquiste delle moderne democrazie è il suffragio universale cioè, l’estensione del diritto di voto a “tutti i cittadini, uomini e donne che hanno raggiunto la maggiore età”. Come prevede anche l’articolo 48 della Costituzione l’ammissione al voto non è legata a motivi economici, culturali, di religione o di sesso..
Il diritto di voto,oltre ad essere un diritto ben affermato e sottolineato in Costituzione, rappresenta il solo metodo disponibile alla popolazione per poter eleggere i propri rappresentati in maniera più oculata e perfetta possibile.
E' fondamentale andare ad esprimere la propria preferenza, è l'unico metodo che la popolazione siciliana ha per esprimere e scegliere al meglio i propri candidati, evitando la possibilità infausta di poter nuovamente ammirare i nefasti politici siciliani dal dopoguerra ad oggi.
Concludo riportando la parte finale del discorso tenuto il dal candidato all'ARS On. Prof. Vincenzo Vinciullo a Siracusa:
E a tutti Voi, dunque, che chiedo il sostegno e il rinnovo della fiducia rivolgendovi un sincero e accorato appello a un “voto utile”, affinché il Vostro voto non sia disperso, ma possa essere decisivo nella scelta degli uomini giusti e contribuire alla realizzazione di quel grande “sogno” che un tempo fu di Paolo Borsellino, e che oggi è patrimonio comune di tutti i Siciliani Onesti: “Far diventare la Sicilia una Terra bellissima”.
Quindi..VOTATE VOTATE VOTATE!!

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