giovedì 8 novembre 2007

Un sognatore augustano scrive....

Volevo proporre in questo spazio una riflessione generale sull'andamento di molti eventi che man mano si stanno verificando nella nostra beneamata cittadina. Riflessione che vuol essere d'opinione disinteressata e personale, assolutamente criticabile o sostenibile, a seconda dei punti di vista dai quali si intende certa politica, e certo modo di fare politica. A prescindere dalla squallida polemica sull'utilizzo o meno delle bandiere della nostra Italia (belle, colorate, significative, ma soprattutto UNIVERSALI e IDENTITARIE) nei cortei studenteschi, che m'è apparsa intesa soltanto a strumentalizzare certi valori che questa bandiera porta con sé(che qualcuno, probabilmente, non condivide), intendevo aprire una questione più seria, più edificante e soprattutto più costruttiva, mirata ad uno scambio di opinioni sicuramente proficuo ed efficace per chiunque abbia voglia di visitare questo piccolo spazio all'interno del Web. E parto proprio dalla situazione della nostra "beneamata" (non manco di sottolineare questo aggettivo, che manifesta tutto il mio senso d'appartenza all' "augustanità" più pura), che col passare degli anni si fa sempre più triste, per non dire malinconica e cupa. Tutti termini che contribuiscono, all'interno della discussione, a rendere immediata la percezione sulla realtà augustana. Una città che in quindici anni è diventata "paese", complici le angherie di amministrazioni sempre più interessate alla spartizione di cariche, poltrone, privilegi "feudal-politici" e quant'altro si possa essere catalogato sotto queste voci (e gli esempi non mancherebbero). Una città che sembra realmente attraversare una fase "medievale" della sua storia; storia che parte proprio dalla sua fondazione in quell'epoca, ad opera di un tale (mi insegnarono) che fu regnante indiscusso di un impero che si rifaceva ai fasti di Roma. E dovrebbero essere proprio le origini nobili a indurre certi "regnanti" odierni a comportarsi loro in maniera più nobile e serena. E in questo MedioEvo, non manco di rimarcare, come ha mirabilmente fatto il mio amico fraterno Claudio Forestiere, la mancanza incomprensibile e ingiustificata di reali centri di aggregazione per i giovani e i meno giovani : da impianti sportivi(quelli rimasti, si intende) degni del Terzo Mondo (e non mi si accusi di razzismo; di queste bagianate, in fin dei conti, ce ne vengono dette fin troppe) a spazi culturali sempre più rarefatti, che consentono a Cantieri più o meno Politici(e quasi mai culturali) di fregiarsi di definizioni che mai gli appartennero. Un MedioEvo dove non mancano nemmeno le opportune dame, i signorotti, le "guardie", le pesti, l'Inquisizione e pochi integerrimi Cavalieri, rimasti isolati nelle loro battaglie. Ma siamo sicuri che tornare indietro nel tempo sia cosa solo da Twentieth Century Fox? Tutto, dai sentieri urbani pericolosamente malridotti(dove il rischio di imbattersi in briganti famigerati ed efferati è cosa di tutti i giorni), alla mancanza della sanità adeguata(chiuso l'Ospedale, a questo punto, proporrei l'apertura di un ben più pratico lazzaretto), sembra indicarci il contrario. Mi chiedo cosa dovremmo aspettarci nell'immediato futuro. Orde di turchi che assaltano la nostra Marina di Ponente? L'arrivo di colonizzatori francesi e spagnoli pronti ad assoggettare la nostra terra privandola delle sue risorse economiche? Difficile da dire, visto l'enigma che il futuro ci riserva. Ma dopo quindici anni di totale tirannia, almeno consentitemi di fare una richiesta semplice, simpatica, e un po' provocatoria. Arridatece Federico di Svevia!!!!!!
Con Orgoglio Augustano.
Walter Bressi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Walter,
ho trovato simpatico e ironico il tuo articolo che compara la situazione locale odierna ad un alquanto remoto scenario medievale.
Il senso delle tue parole però è ben più profondo e rimarca doverosamente la grave crisi che Augusta sta attraversando sotto diversi punti di vista(vedi ospedale, impianti sportivi, politica vera vs opportunismo, ecc). Sta a noi giovani essere fonte di rinnovamento, muovendo critiche costruttive e soprattutto propositive, che déstino l'attenzione dell'opinione pubblica e che scuotano i nostri amministratori.
Con la speranza che anche in seno al Consiglio Comunale qualcosa cambi alla prossima tornata elettorale, perchè non se ne può più dei soliti volti noti e dei vecchi volponi di palazzo, ci vuole un rinovamento radicale.

Anonimo ha detto...

io finalmente ho capito come san domenico scacciò le truppe turke dall isola.
allora vi spiego
i turki erano allo sbarkatore ke stavano sbarkando allora siccome il terreno è ripido ,ne spinse uno e caddero tutti a mare e morirono e così salvò augusta.
by dax

Anonimo ha detto...

queste parole ke no nn vorrebbe mai sentire di quanto fannom male al cuore, eppure unol le deve sentire perchè è la realtà di Augusta che ormai dopo i favolosi annipasati sta arrvando al culmine visto ke come ha detto Walter nn c'è più nemmeno un luogo dove aggrgarsi ecc... E forse già noi dovremo incominciare a rivlutare la nostra città