martedì 8 gennaio 2008

Un lungomare dei sogni..

Con l'approssimarsi del periodo invernale, si ripropone il problema della percorribilità stradale delle arterie Lungomare Rossini e lungomare Granatello, tratto viario che costeggia da un lato il golfo Xifonico e dall'altro le saline comunali "Regina". Fino agli anni '60, nel litorale del porto Xifonico, c'erano alcune cave di pietra da costruzione e calce e la salicoltura nella salina comunale "Regina". In quel periodo erano stati costruiti alcuni rudimentali pontili per l'imbarco della pietra e della calce che venivano estratte nelle cave di Punta Izzo. Il porto, con i suoi bassi fondali, era frequentato solo da piccole imbarcazioni, soprattutto velieri e piccoli pescherecci. Più tardi, con lo sviluppo industriale e l'abbandono di queste attività, il golfo Xifonico ebbe un nuovo volto con la costruzione dell'ospedale "Muscatello", l'espansione edilizia dei popolosi quartieri "Borgata", "Monte Tauro" e la costruzione del cavalcavia Federico II di Svevia che dalla terra ferma arriva sino all'isola di Augusta e il suo centro storico.Con l'arrivo delle industrie le attività della pesca ed estrazione del sale furono abbandonate e il golfo divenne il regno dei diportisti, con la conseguente costruzione di pontili in legno e il porticciolo del circolo nautico presso contrada Granatello. L'espansione della città verso la terraferma ha causato l'immissione di acque reflue in mare, alterando progressivamente la qualità dell'ambiente. In seguito al terremoto del 1990 l'area ha subito ulteriori trasformazioni urbanistiche con il villaggio "container", nell'area interne alla cinta ferroviaria delle saline. Oggi illungomare Granatello che costeggiale quello che rimane delle antiche saline, nominate già da Plinio in alcune sue opere, presenta notevoli sconnessioni del manto stradale e repentini restringenti della carreggiata che ostacolano il doppio senso di marcia.Nel periodo invernale, inoltre, il basso livello della strada ne favorisce l'allagamento a causa delle frequenti mareggiate, impedendo il normale transito dei veicoli, e soprattutto dei mezzi di soccorso diretti all'ospedale civile Muscatello. Oggi le saline Regina, sono un oasi che ospita una grande varietà di uccelli stanziali e migratori, che andrebbe rivalutata e protetta. Ultimamente, dopo approfonditi studi da parte di alcuni esperti di geologia e biologia, sono stati riproposti dei progetti che mirano alla valorizzazione globale della zona sia per migliorarne la viabilità, sia per proteggerne la fauna.

Si spera che queste proposte non vengano accantonate come sempre, ma vengano realizzate al più presto in modo che la nostra cittadina possa migliorare sia dal punto di vista pratico che dal quello paesaggistico dotandosi finalmente di un lungomare funzionale e moderno.
Federico Tringali

4 commenti:

Anonimo ha detto...

vedo ce dopo aver scritto l'articolo sul giornale ora l'hai scritto anke nel blog, ma da quella volta mi sembra che nn è cambiato niente forse la situazion sta anche peggiornado vito ke alla prima pioggia si allaga bloccando il traffico in una delle strade più importanti dove già vi è il problema dell'illuminazione.Spero che inizino i lavori come avevano progettato al più presto e che nn ci sarà bisogno di scrivere un altro articolo su questo problema, anche se sarà difficile visto il grado di degenerazione e menefrhismo in cui versa il paese.

Anonimo ha detto...

Vedo con piacere che hai trattato la stessa tematica trattata dal sottoscritto pocanzi!(www.augustaagliaugustani.blogspot.com)! Credo infatti che solamente con una sollecitazione da parte di tutti forse qualcosa potrà cambiare!

Anonimo ha detto...

Di certo deve far riflettere il fatto che ad Augusta nn ci sia nemmeno un lungomare dove poter passeggiare. Penso siamo l'unica località marina ad esserne priva. Si potrebbe dire che è un segno di civiltà!

Anonimo ha detto...

il problema della percorribilità stradale è una piaga che affligge l'intero paese,basti pensare alle vie principali tipo viale italia e via lavaggi in borgata,la trafficata"discesa dei pompieri"nella zona del monte e tante altre zone di augusta che a volte non causano solo difficoltà nel percorrerle ma sono proprio pericolose dal punto di vista dellla sicurezza!
Augusta ha bisogno di una scossa su tutti i fronti