domenica 2 marzo 2008

CUBA: DICCI TU QUAL E' IL TUO FUTURO!!!

E così Raul Castro (nella foto a sinistra) è il nuovo capo del governo cubano. "Eletto" pochi giorni fa in una serena seduta del consiglio dei ministri, ha spento sul nascere le fondate speranze di cambiamento per l'isola. - Di certo un 76enne non è proprio la persona più adatta a rappresentare un cambiamento-. E infatti a Cuba tutto si è avuto tranne una reale evoluzione. L'81enne Fidel Castro rimane il segretario del Partito Comunista Cubano, l'unico partito dell'isola, e lo stesso Raul, al suo primo discorso ufficiale, ha annunciato che lo consulterà sempre per le decisioni importanti, "perchè insostituibile". In ogni caso tali spostamenti ai vertici del governo hanno aperto nuovi interessanti scenari. La presenza militare per le strade di L'Avana stamane era tre volte superiore rispetto a un mese fa; e questo fa riflettere. Si temono rivolte popolari; ma sicuramente non ce ne saranno. Anche se fra i cubani il malcontento dilaga, 50 anni di dittatura sono troppi per essere risolti con una rivolta. Sta a Raul, adesso, l'onore e l'onere di apportare giuste riforme all'organizzazione statale, perchè di riforme ce ne vogliono eccome! A parte il fatto che ai cubani è proibito accedere in alcune regioni riservate ai turisti e andare all'estero, è significativo che la maggior parte della popolazione viva soltanto per un poverissimo sussidio statale. L'iniziativa privata cubana è riservata a pochissimi fortunati, e la sanità ricomincia ad essere nota dolente. Di certo su Cuba grava come un macigno l'embargo degli Stati Uniti, cui potrebbe riaprirsi con le dovute mosse politiche. Il Vaticano stesso ha invitato gli la Casa Bianca a rimuovere l’embargo. Ma è ovvio che questo non potrà accadere finchè Cuba non avvierà un processo di democratizzazione. Sono ancora centinaia i prigionieri politici sparsi per le carceri dell'isola; mentre l'informazione è asservita al Partito Comunista. La mia conclusione è una certezza: la democratizzazione è l'unica strada possibile per risollevare le sorti di Cuba. Raul, adesso spetta a te aprirti al pluralismo etico e al liberismo economico: solo così potrai far emergere i principi giusti della revoluciòn!! – se mai ce ne sono -.
FABRIZIO VACCARO

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Francamente questo tipo di posizioni reazionarie non le capisco proprio...Significa non voler analizzare in ogni aspetto la rivoluzione cubana, il contesto storico in cui è avvenuta e contro cosa si batteva. Non me la sento di appoggiare in stile anale un regime che bene o male è sostenuto dal popolo cubano a prescindere dal colore politico di chi ne regge le sorti. Io mi domando la ragione per cui gli Usa non tolgono l'embargo e continuano a considerare Cuba un pericolo quando è palese a tutti che non è così...Di che hanno paura?
Gioventù in Azione Vicenza

Anonimo ha detto...

Ehm... Scusate. Non sono un comunista, ma voglio farvi notare che la foto di castro è "a sinistra" e non "a destra". Non prendetela come critica, è per non fare appizzare malaparte.

Ciao
Viva l'Italia!
MDR

Circolo Ezra Pound, dal 1998 l'unica vera destra giovanile augustana ha detto...

A Mattia:

Grazie della tua notifica

Un semplice errore di distrazione

Forse il nome destra ci ossessiona ihih

di Fabrizio Vaccaro ha detto...

RISPOSTA A "GIOVENTU' IN AZIONE VICENZA":
E' senz'altro vero e innegabile che i primi a pagare dazio dell'embargo USA su Cuba siano i cubani stessi; piuttosto che i fratelli Castro. Tuttavia è altrettanto vero che probabilmente si rivelerebbe più controproducente per i cubani medi l'abolizione del blocco commerciale su Cuba, perchè vorrebbe dire un'approvazione del regime dispotico dell'isola da parte della comunità internazionale. Ripeto: a mio avviso i cubani potranno essere salvati soltanto dalla loro classe dirigente, avviando una democratizzazione dell'organizzazione statale. Poi, sul fatto che il governo abbia il sostegno della popolazione civile, nutro molti dubbi.