lunedì 6 aprile 2009

IL MUSCATELLO CHIUDE: MA L'ABRUZZO NON HA INSEGNATO NULLA ?

Non è questione di egoismo o mero cinismo parlare di Noi mentre un popolo, quello d'Abruzzo, è in ginocchio stroncato da un terribile sisma. Anzi, il punto è non rendere vana la tragedia di migliaia di persone; farne un momento di riflessione affinchè in futuro si sia pronti ad affrontare simili problemi. Per questo non ho potuto fare a meno di pensare al Muscatello di Augusta e di rendermi conto che la situazione è molto grave. Se un sisma del genere si verificasse da noi ( e la probabilità che ciò accada non è affatto trascurabile ) fra qualche anno, i danni alle persone sarebbero inquantificabili. Perchè? Perchè il nostro presidio ospedaliero potrebbe non esistere più. Ma procediamo con calma: almeno noi cerchiamo di essere lucidi. La delibera, numero 256 del 26 Marzo 2009, dell'AUSL 8 di Siracusa riorganizza e rimodula gli ospedali di Augusta, Avola-Noto e Lentini. In realtà è una proposta tecnica che dovrà essere esaminata dalla conferenza dei Sindaci e che prevede un numero di posti letto per acuti pari a 52 per l'ospedale Muscatello di Augusta, a 147 per quello di Lentini e 191 per l'Ospedale di Avola-Noto. Nella zona Siracusa-Nord ci sarebbe dunque una diminuzione di 90 posti letto per acuti per l'Ospedale di Augusta con la soppressione dei reparti di Pediatria e di Ostetricia e con l'assegnazione di un numero ridicolo di posti letto per il reparto di Medicina e di Chirurgia,  un aumento di 11 posti letto per acuti per l'Ospedale di Lentini. 
Dinanzi alla brutalità dei fatti, alle bugie dei politicanti da quattro soldi che hanno costantemente assicurato che il Muscatello non corresse pericoli è inutile aggiungere altro. Solo alcune notazioni. A correre pericolo sono le 50.000 persone del bacino d'utenza augustano: non sono pochissime. E' ancora importante mantenere l'attenzione alta, collaborare con il Comitato cittadino a salvaguardia del Muscatello che aggiornerà la cittadinanza dopo la conferenza dei Sindaci e, dal momento che con le parole potrebbe non essere risolto nulla, scegliere se dare battaglia o scappar via. Sono aperto a eventuali vostre correzioni o suggerimenti; ma finchè Noi saremo qua, su cosa fare non avremo dubbio alcuno.
Fabrizio Vaccaro

2 commenti:

Salvo Ternullo ha detto...

Giustissima osservazione!
Ricodiamoci che questa è una zona ad altissimo rischio sismico e che nel '90 i danni andarono da Siracusa a Catania quindi come riuscire ad aiutare migliaia di persone con un ospedale in meno?
Nessuno capisce o non vuole capire o fa finta di non capire che l'ospedale di Augusta non è utile ma essenziale alla provincia di Siracusa. Ma il governo di centro-destra regionale (come tra l'altro quello nazionale) è interessato solo al risparmio o almeno al presunto tale, senza capire se il campo in cui si effetuano i tagli è adatto o no. Così na si sa più in quale oblio andremo a finire

Anonimo ha detto...

parole sante!!!Claudio