domenica 24 aprile 2011

Recensione di "Habemus Papam" DI LIBORIO DI FRANCO

Non sono un fan di Nanni Moretti. So bene del suo narcisismo,i suoi tic nevrotici e forse il suo approccio alla politica. Eppure "Habemus papam" mi ha conquistato, e non solo: mi é parso il risultato di una maturazione, quasi come una conversione, non al cattolicesimo(come il rifiuto d'una violenta polemica anticlericale potrebbe far pensare),ma a una laica pietà,all'indulgente trepidazione per la fragilità e l'inadeguatezza umana. Eppure sarebbe stato facile descrivere un Concilio attraversato da oscuri complotti o conflitti, sarebbe stato facile lasciarsi scappare una strizzata d'occhio sulla pedofilia.
 Niente di tutto questo: i Padri Conciliari sono soltanto uomini,fragili e tremebondi al cospetto della loro tremenda responsabilità, candidi nelle loro innocenti manie, da uno schiumoso cappuccino ad una canzone da ballo o una partita di pallavolo.Vi svetta invece la straordinaria figura di Celestino V,l'ascesa del "gran rifiuto",nel quale viene prestato l'ingenuità, i dubbi e perfino l'orrore di fronte a quella folla spettante in preghiera. Nell'augusta situazione Moretti si ritaglia un ruolo marginale ma di grande effetto,con le sue pungenti ironie. La CEI giudica il film "Superficiale" pur riconoscendogli una "comprensione ampia e generosa" nei confronti dei suoi personaggi..magari sfugge la condizione umana; molto gioverebbe indossare quell'abito di umiltà che il film attribuisce..quella stessa umiltà che indusse la chiesa di Giovanni XXIII a condividere e premiare il vangelo secondo Pier Paolo Pasolini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sei piaciuto mbare! Con uno stile conciso ed essenziale sei riuscito a centrare appieno le particolarità e i pregi del film nonché a definire le impostazioni e a incuriosire il potenziale spettatore ! :)

di Fabrizio Vaccaro ha detto...

La CEI può ingannare solo gli ingenuotti. Questo film si veste di superficialità per effettuare una critica ancora più pungente. Evidentemente esser criticati alla CEI non piace molto..