martedì 11 ottobre 2011

TAGLI AL MUSCATELLO???MEGLIO TAGLIARE L'ASSESSORE RUSSO! di Claudio Forestiere

Quando si parla di diritti inalienabili quali quello alla salute o alla vita, lo si vorrebbe fare sempre prescindendo da qualsiasi tipo di discorso politico. Ma ad Augusta questi diritti sono calpestati da un preciso piano di natura politica che l'ormai famigerato assessore Russo vuol portare avanti, in maniera ancora più ostinata da quando la città si è mobilitata in difesa del suo ospedale. Insomma, più cerchi di far capire a Russo la necessità di un nosocomio completo di tutti i reparti qui, nel territorio di Augusta, più l'assessore si intestardisce, ed incalzato dagli affondi del Governatore Lombardo ("o vi tenete questo ospedale o non avrete nulla") continua imperterrito la sua crociata contro il Muscatello.

Il problema è soprattutto politico, o meglio di assenza della politica: mi riferisco alla politica augustana, quella vera,quella con la P maiuscola, quella che soprattutto non avrebbe permesso a nessuno, men che meno a Lombardo, di venire in casa nostra a minacciarci platealmente.Quella politica sicuramente gli avrebbe dato il calcio in culo che gli spettava.

Il problema è soprattutto politico, quando non si capisce bene il perchè il decreto possa essere cambiato a proprio piacimento se ti chiami Bronte, Mussomeli, Santo Stefano di Quisquina, Nicosia e Corleone e cominciano a fioccare le deroghe, mentre invece se ti chiami Lipari e sei un'isola a un'ora di aliscafo dalla terraferma non hai più diritto ad avere il tuo punto nascite.

Pochi giorni fa, gli pseudopolitici che ci amministrano si sono mostrati in ossequiosa genuflessione dinanzi al "padrone" Lombardo, il quale veniva per la prima volta in visita ufficiale per parlare della cosa pubblica, ma che sappiamo bene essere passato di qui altre volte a parlare di affari privati.
Giocoforza, il testimone della battaglia è passato quindi dagli pseudopolitici augustani ai politicanti siracusani, a cui si riconosce almeno il merito di metterci la faccia: il tempo ci dirà chi di loro è venuto per "fare il pieno" di visibilità e chi, invece, si impegnerà anima e corpo per l'obiettivo, che nel frattempo ha assunto le fattezze di una deroga biennale per i reparti in bilico (ginecologia-ostetricia-pediatria): all'orizzonte dei due anni, la scadenza del mandato elettorale per il Governo Lombardo&Co.

L'assessore alla Sanità Russo
 e il Governatore Lombardo:
 il loro destino è legato a doppio filo
Una domanda mi frulla in testa: perchè aspettare la scadenza naturale del mandato, perchè non mandarli a casa prima??? Le prove tecniche ci sono già state con l'approvazione della mozione di censura nei confronti dell'assessore Russo, al quale però, per dirla alla siciliana, "di unni ci chiovi, c'asciddica". La fine dei mali si chiama mozione di sfiducia per Russo, un'arma che,avendo le capacità e la volontà di utilizzarla, si rivelerebbe letale per tutto il Governo e per il famigerato decreto di riordino della Sanità. Piccolo particolare da non sottovalutare: andrebbero a casa pure i parlamentari regionali dell'opposizione.Chi avrà il CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE e rinuncerà alla poltrona per rimettersi nelle mani degli elettori?

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