lunedì 15 aprile 2013

CROCETTA E LA BUFALA DELL'ART. 37

Il Governatore Rosario Crocetta ha sbandierato di recente un risultato, a suo dire, "storico" per la Sicilia: l'applicazione dell'articolo 37 dello Statuto Siciliano, il quale prevede che "per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell'accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi.
L'imposta relativa a detta quota compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima."

Peccato che, in realtà, la portata del provvedimento sia davvero modesta e lontana da quella che faceva credere il clamore suscitato da Crocetta: insomma, pare che la montagna abbia partorito un topolino utile soltanto per essere sbandierato nei proclami demagogici del sedicente Governatore "rivoluzionario".
Ma andiamo per ordine.
Il decreto-legge n. 35 dell'8 aprile 2013 emanato dal Presidente della Repubblica, vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2013, stabilisce l'ammontare delle imposte che lo Stato assegnerà alla Regione Sicilia in attuazione dell'art. 37 dello Statuto dell'Autonomia:
49 milioni di euro per l'anno 2013;
50,2 milioni di euro per l'anno 2014;
52,8 milioni di euro per l'anno 2015.

Siamo ben distanti dai grandi numeri di rientro che ci si aspettava: si pensi, ad esempio, che il solo Banco di Sicilia, prima di passare al gruppo Unicredit con sede legale a Milano, versava nella casse della Regione circa 300 milioni di euro, il doppio di quello che porterà il "risultato storico" di Crocetta (che peraltro è una norma già scritta e presentata dall'ex Ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia nel 2005 all’interno di un provvedimento legislativo nazionale). 
Possibile che ogni anno tutti gli stabilimenti industriali e le imprese commerciali della Sicilia versino solo 50 milioni di euro nelle casse dello Stato? Assolutamente NO.
Secondo alcune stime, lo Stato dovrebbe restituire ogni anno alla Regione Sicilia almeno 250 milioni di euro solo per l' attuazione dell.art. 37; ci sono poi 9 miliardi di euro rimasti in sospeso che aspettano un esito positivo nella trattativa Stato-Regione per il federalismo fiscale, trattativa che solo la Regione Sicilia tra quelle a statuto speciale non ha portato a termine. Ma questo, Crocetta non lo dice.

Delle imposte che lo Stato restituirà alla Regione Sicilia nel triennio 2013-2015, la quota parte maggiore deriva dalle risorse statali spettanti alla Regione Siciliana relative alle annualita' dell'edilizia agevolata (per milioni di euro 46 per il 2013, 40,2 per il 2014 e 32,8 per il 2015) e la restante parte per autorizzazione alla riduzione di spesa: oltre al danno, quindi, anche la beffa per le imprese e le cooperative edili siciliane che realizzano alloggi a prezzi calmierati, le quali adesso verranno diminuite le loro possibilità di finanziamento per mutui a tasso agevolato e rischiano di chiudere i  battenti.
La Rivoluzione di Crocetta, stavolta, si ridurrebbe allo svincolo delle somme precedentemente stanziate per l'edilizia agevolata, adesso libere di essere indirizzate altrove; ma non c'è alcun fondo miracoloso, nè alcuna novità eclatante nei rapporti Stato-Regione, che verranno rimodulati solo nel 2016.
Insomma, è falso che arriveranno risorse aggiuntive; a seguito dello "storico" accordo, lo Stato ci trasferisce infatti 152 milioni di euro per il triennio 2013-2015, ma contestualmente trattiene la stessa somma, riducendo di 119 milioni di euro le risorse che ci ha già assegnato per l'edilizia agevolata e di 33 milioni i trasferimenti a valere sull'articolo 38 (è la riduzione di spesa di cui sopra).
Nel frattempo incombe ,sulla Regione Siciliana, lo spauracchio della mancata approvazione del bilancio, da eseguire entro il 30 aprile, pena il Commissariamento della Regione stessa: c'è un buco di 2 miliardi di euro, oltre a 800 milioni di euro da accantonare come richiesto dal Governo Monti e accordato dal Governo Crocetta (dopo una trattativa) per il risanamento dello Stato Italiano. Il dissesto finanziario è dietro l'angolo, ma nessuno sembra accorgersene.

Link utili:
http://www.governo.it/backoffice/allegati/70743-8553.pdf
http://livesicilia.it/2013/04/10/i-soldi-dellarticolo-37-un-bluff-lo-dicono-anche-a-sinistra_294992/
http://palermo.blogsicilia.it/piano-urbano-di-edilizia-sociale-le-coop-temono-di-perdere-i-fondi/179408/
http://www.gds.it/gds/sezioni/editoriali/dettaglio/articolo/gdsid/254238/

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