giovedì 24 gennaio 2008

Adieu Monsieur Prodi....!!!!!!!

Ci sentivamo un po' tutti tante Cassandre. Non lo nego. Quando, insieme a tutti i partiti del centro-destra, nell'impresa disperata di recuperare lo svantaggio nei confronti delle sinistre, durante la campagna elettorale delle elezioni politiche che sarebbero culminate nel voto del 9 aprile, ammonivamo sulla discutibile capacità di tenuta e sulla evanescente solidità che avrebbe accompagnato il lavoro di un eventuale esecutivo di governo targato "Prodi". Guardando dentro noi stessi, capivamo che la comunione d'intenti e la base ideologica condivisa che accompagnava l'allora Casa delle Libertà era qualcosa che non apparteneva ad una "Unione", che invece aveva trovato i suoi unici punti d'incontro in "valori" (o "disvalori") quali l'anti-berlusconismo e l'anti-capitalismo, la vendetta personale e privata, il linciaggio costituzionale. Un po' poco. Considerando anche che nella folcloristica coalizione di centro-sinistra c'erano proprio tutti, come nella più vivace delle classi prossima alla più esclusiva delle gite : i nostalgici del Muro e dei Gulag, i G-Ottini, i trans, i radical-liberal-socialisti che per risolvere la controversia sulla loro identità politica decisero di candidarsi con l'alquanto improbabile appellativo di "Rosa nel Pugno" (che di pugno, in verità, ricorda tanto quello sovietico; quanto alla rosa, rimane solo da augurarsi che fosse piena di spine), pochi cattolici disadattati, molti sinistroidi "riformisti" (che, in verità, non hanno saputo e non sanno tuttora mettere mano a un abbozzo legislativo che possa essere catalogato sotto la voce "Riforme"), e altri ancora, che attirati dalle promesse imbonitrici di un "Premier per caso" (più che per scelta), si sono ritrovati in scenari del tutto inimmaginabili. A distanza di due anni, ci gloriamo del fatto di "avere avuto ragione", di aver avuto prova, con i fatti, di ciò che avevamo predetto. E' stata l'antica anima democristiana di Mastella ad aprire questa crisi. Con le sue dimissioni, frutto delle strumentalizzazioni di certa magistratura rossa, e la successiva uscita da una coalizione nella quale, sinceramente, non ha mai mostrato di trovarsi a suo agio, il leader dell'UDEUR ha fatto valere tutto il potere dei suoi 500.000 voti. Non solo ha delegittimato il premio di maggioranza dell'Unione alla Camera, dove, il 9 aprile, solo 24.000 voti l'avevano separata dalla CDL, ma ha anche posto il problema serio degli eterni numeri ballerini del Senato, dopo la decisione di Prodi di ricorrere alla fiducia sul suo Governo, portando la crisi in sede parlamentare. Mastella ieri ha annunciato il no secco dei suoi 3 senatori, e con lui i liberaldemocratici di Dini, da sempre ostili alle scelte economiche di un governo da loro ritenuto, a ragione, troppo filo-comunista, con lui l'italo-argentino De Gregorio, con lui un altro ostile(ex AN, tra l'altro), come Fisichella. Prodi ha cominciato a tremare. Ansimante e nervoso, ha cominciato ad attaccarsi al telefono, alla ricerca dei voti perduti, e quando ha visto che dalla parte sua non c'erano più riserve da mandare in campo, ha cominciato a vedere se qualche scontento degli avversari era disposto a cambiare maglia o, se preferite, a tradire il proprio Messia per i classici 30 danari. Non si dirà qui né chi è il Messia, né a quanto corrispondono realmente, in euro, i 30 danari. L'unica cosa che è concessa dire è che, alla fine di questo percorso, ha miseramente fallito. Dopo la Finanziaria di lacrime e sangue del 2007, dopo le famigerate contro-riforme al sistema scolastico, dopo il mostruoso calo del potere d'acquisto degli Italiani, dopo la spesa pubblica che ha ripreso, dopo 5 anni, misteriosamente a salire, dopo le emergenze democratiche relative ai trasferimenti di Generali, Magistrati, Poliziotti e forse anche Vigili Urbani, dopo la vergogna internazionale dei rifiuti di Napoli, dopo il no dei sessantottini (ora sessantottenni) alla visita del Papa alla Sapienza, è giusto che si stacchi la spina. E' giusto dire basta all'accanimento terapeutico e tornare tutti a casa, in un lungo e silenzioso corteo funebre dove sulla bara, siamo certi, c'è scritta la parola "Dignità". La Dignità di un Popolo che è stato offeso, vituperato, vilipendiato da Signori del Potere, che, è il caso di dirlo, hanno solo saputo inscenare la migliore delle commedie all'italiana. Questa Dignità adesso va riconquistata. E consentiteci, non sembriamo scorgere metodo migliore di nuove elezioni che finalmente riconsegnino sovranità al Popolo, dove un centro-destra avrà l'obbligo di proporsi come l'unica alternativa credibile alla catastrofe delle sinistre, impegnandosi a risolvere le controversie sociali e le scoccezze economiche che affannano la vita degli Italiani. Possibilmente, con una legge elettorale dove sia il Popolo a decidere dei suoi Eletti.












6 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate se intervengo! Ho giudicato il commento un pò eccessivo, parlare di Gulag è un pò meschino. Credo che il commento venga o da un politicante di destra o da una persona molto poco furba. Le critiche ci stanno tutte ma si dovrebbero mantenere dei toni da democrazia e non da stadio se si vuole essere credibili. Inoltre credo (un consiglio per voi) che se in un commento parlate di "toghe rosse" dobbiate almeno cancellare quello precedente in cui stavate difendendo la magistratura. Oppure provate a mettervi daccordo!:)!

Andrea ha detto...

Secondo me la magistratura è il vero potere dell'Italia. Abbiamo visto o perlomeno studiato tutti cosa successe negli anni '80 con lo scandalo di Tangentopoli (tanto per fare un esempio) e purtroppo l'unica conclusione è proprio questa. Io penso che la magistratura sia un po' faziosa e tendenzialmente di sinistra anche se ovviamente, le cosiddette pecore nere ci sono sempre ! Parlare di Gulag, beh, non so a quanto serva o perlomeno penso sia esagerato. Comunque non è la magistratura ad andare male bensì noi popolo italiano. Non dovremmo più andare a votare, bisogna far marcire le schede elettorali e far capire ai tanti magnacci e accattoni (che da 30 anni a questa parte sono sempre gli stessi) che non ce ne frega un accidente delle loro pezzentate e carognate. E comunque, sono sempre più del parere, anzi, ho sempre detto che la democrazia in Italia non serve. Bruciamo la Costituzione, meglio un governo di una sola persona.

Anonimo ha detto...

Non riesco a darti ragione mi dispiace! Parla con qualche ebreo-tedesco! In secondo luogo invece dovremmo andare a votare tutti ma dovremmo votare solo le persone sane e capaci facendo in modo che se non mantengono gli impegni elettorali la volta seguente non li voti nessuno!

Anonimo ha detto...

Signori che con simboli arrecanti l'effige del sanguinario regime sovietico siedono in parlamento hanno più volte affermato che il ritorno dell'URSS sarebbe la soluzione ideale alle controversie di politica estera...più nostalgici di così.... E il fatto che la magistratura sia rossa e faziosa è indiscutibile. Questo è un blog di destra. E la visione che si propone è la nostra. Mi sembra limpido e lineare come ragionamento. Lo stadio l'ha creato Prodi con la sua vergognosa presentazione in Senato. Avrebbe fatto benissimo a dimettersi prima per evitare questa pubblica umiliazione che sicuramente ha posto fine alla sua carriera politica e non solo. Mi auguro che la situazione politica che si delineerà in primavera sia capace di ridare serenità e progresso al paese.



E pensiamoci, dopotutto, che possiamo anche fare le giornate di memoria per gli ebrei, ma non c'è una giornata per le vittime dei regimi comunisti, non c'è una giornata per il milione di armeni sterminato dai turchi nella prima guerra mondiale, non c'è una giornata per tutti i palestinesi che giorno dopo giorno vengono sterminati dalle truppe israeliane, o per tutte le vittime dei campi di concentramento cinesi,vietnamite,africane.....
Ma continuiamo a raccontare la nostra storia faziosa e a tappare gli occhi agli studenti d'Italia...

Anonimo ha detto...

"Questo è un blog di destra. E la visione che si propone è la nostra. Mi sembra limpido e lineare come ragionamento." Scusami se cerco di essere obbiettivo allora! Adesso dovete cambiare però la presentazione e Trasformarla in "[...]Ma soprattutto vuole essere uno spazio di libertà in cui confrontare idee e proposte (DA DESTRA), senza censure e compromessi[...]" CMQ LE VITTIME VANNO RICORDATE TUTTE (CONCORDO) PERCHè ANCHE SE I CARNEFICI SONO MOLTEPLICI IL DOLORE è IL MEDESIMO!

Anonimo ha detto...

Finalmente è caduto un governo instabile che ha vacillato fin dall'inizio. Prodi non è in grado di governare un Paese, speriamo lo sia almeno di fare il nonno.

Fabrizio ora 6 contento?