martedì 21 dicembre 2010

Studenti in protesta: meglio usare il bastone o la carota? di LIBORIO DI FRANCO

Quasi sei milioni di spettatori per l’ultima puntata del 2010 di Annozero. In molti hanno dunque potuto vedere Ignazio La Russa inveire contro uno studente chiamandolo “vigliacco”, in molti hanno potuto ascoltare Antonio Di Pietro urlare e inveire contro La Russa chiamandolo “fascista". In molti hanno udito il commento di assoluto buon senso di Pier Ferdinando Casini che, dinanzi ai toni sopra le righe, ha detto: «Vedete perché facciamo il terzo polo? Io rispetto a loro sono un’altra cosa». Davanti tutti, scorrono le immagini della guerriglia a Roma. Giustamente Santoro dà la parola a uno studente del movimento, si chiama Luca Cafagna, è uno degli ideatori degli scudi letterari con i titoli di libri famosi. Un’idea che è piaciuta, che aveva dato di questo fronte studentesco l’idea di un movimento dal basso, armato di cultura e di voglia di partecipazione; egli prova a spiegare perché. La Russa salta su: qui manca la voce di un poliziotto, intima a Cafagna di tacere, gli dà del vigliacco e del buffone. Comunque le sue urla sovrabbondanti diventano protagoniste, e di certo non aiutano a distendere gli animi e a trovare una strada per superare lo scontro. Uno show che, per chi abbia voglia, si può benissimo vedere su internet. Il giorno dopo il ministro si giustifica: «Ho alzato forse un po’ i toni». Forse? Dice che conosceva il ragazzo perché si era distinto in episodi all’università contro “ragazzi inermi”. Di qui l’accusa di vigliaccheria. Da un lato facendo vergognare quella Destra che aveva intenzione di rappresentare, una Destra che ha anche conosciuto mobilitazioni di piazza, che un tempo aggregava i giovani, e che non è mai stata solo la Destra “legge e ordine”. Dall’altra parte è verissimo che gli studenti non hanno preso le distanze dagli atti di violenza ma questo è emerso con chiarezza dopo l’esibizione del La Russa furioso. L’unica giustificazione che si può dare è che il ministro abbia voluto in qualche modo “recuperare” rispetto alle forze di polizia che l’hanno anche contestato recentemente.
Ma la performance di La Russa non è stato l’unico episodio che ha animato la puntata. Poco dopo è toccato a Di Pietro, in modo assolutamente speculare, dare il meglio di sé in un’esternazione isterica in cui voleva sostenere che La Russa è la quintessenza del fascismo. Un Analisi assai decentrata rispetto alla vera essenza del discorso larussiano, che semmai può essere classificato come intollerante e reazionario. In ogni caso Di Pietro ha cercato, e c’è riuscito, di riconquistare il posto centrale nella scena, alzando la voce e insultando. Uno stile che la dice lunga sulla capacità della classe politica di dare risposte alle insicurezze dei giovani ,mentre il capo della polizia Antonio Manganelli in un’intervista evidenzia che i suoi uomini sono lasciati soli a fronteggiare focolai di tensione sempre più frequenti e sempre più allarmanti. Un elemento che va capito e non solo criminalizzato con assurdi paragoni con gli anni Settanta e con le Br. Un elemento che ha in ogni modo fatto superare le divisioni tra manifestanti pacifici e manifestanti violenti. Il dato è uno solo: quei giovani si sentivano tutti sulla stessa barricata, quelli che sfasciavano e quelli che assistevano. Che si fa con queste persone? Li mettiamo tutti in galera? Usiamo i manganelli? Usiamo le invettive di La Russa? Gli slogan di Di Pietro? Facciamo distruggere OGNI COSA ? E la testa, quando la usiamo la testa?

2 commenti:

di Fabrizio Vaccaro ha detto...

ALLORA:
CAFAGNA E' UN IDIOTA E MI ASSUMO LA RESPONSABILITA' DI QUELLO CHE DICO. E PER UNA VOLTA SONO ANCHE D'ACCORDO CON LA RUSSA.
I RAGAZZI CHE HANNO DISTRUTTO ROMA, FACENDO 20 MLN DI EURO DI DANNO, SONO DEI DELINQUENTI E DEI VIGLIAKKI. ALTRIMENTI NON SAREBBERO ANDATI IN GIRO A VOLTO COPERTO PIKKIANDO I RAGAZZI DELLE FORZE DELL'ORDINE SENZA PIETA'.
CAFAGNA E' UN IDIOTA PERKE' NON RAPPRESENTA IL POPOLO DEI MANIFESTANti, che raccoglie professori, ricercatori, lavoratori vari oltre che studenti ( non solo quelli fuori corso di vent'anni).
CAFAGNA ha parlato tre ore senza dire l'unica cosa importante da dire in quel momento:
UNA COSA è la manifestazione contro la riforma
UN'ALTRA è la guerriglia del centro di Roma. Guerriglia peraltro - ripeto - portata avanti da 2000 vandali a fronte di centinaia DI MIGLIAIA di manifestanti in tutta Italia.
C'è da kiedersi perkè la tv pubblica dia la parola a un portavoce dei centri sociali mascherato da universitario.

Le possibilità sono due:
1) o il Governo ha deciso di cavalcare l'onda della paura per sviare l'attenzione dalla riforma alla "violenza studentesca";
2) o Santoro e co. non hanno resistito alla tentazione di dare la parola a un ragazzo a loro ideologicamente affine.

Spero comunque che il buon senso prevalga e che la maggior parte dei manifestanti sappia trovarsi leader in grado di evitare che gente come Cafagna possa infangare la protesta in questo modo miserabile.

Claudio ha detto...

Io direi la seconda attenzione, perchè non mi pare che da Santoro gli ospiti li scelga il Governo...