Martedì 23 dicembre è partita in piazza Duomo ad Augusta la nostra raccolta firme per defiscalizzare il prezzo del carburante alla pompa (benzina e gasolio per autotrazione): una norma di buonsenso, visto che ad Augusta si raffina buona parte del greggio nazionale, con i relativi problemi ambientali e di salute per i cittadini che ne conseguono.
Allestiremo prossimamente dei punti di raccolta firme nei quartieri Isola-Centro Storico e Borgata di Augusta.
Qui di seguito il testo della mozione per cui stiamo raccogliendo le firme:
Alla
Commissione Straordinaria
del
Comune di Augusta
PETIZIONE POPOLARE
"Istituzione del fondo per la riduzione del prezzo, alla
pompa, dei carburanti nei Comuni Siciliani, ove esistono impianti di raffineria
di idrocarburi liquidi e gassosi"
Con la presente petizione popolare, i firmatari intendono richiedere
alla Commissione Straordinaria del Comune di Augusta l’approvazione di una
mozione che miri alla defiscalizzazione dei carburanti erogati alla pompa, a
favore dei residenti dei Comuni in cui si trovano gli impianti di raffinazione
degli idrocarburi.
Una analoga forma agevolativa è stata già attuata dal
Ministero della Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello
Sviluppo Economico con D.M. del 12 novembre 2010 recante disposizioni per l’attuazione
delle disposizioni previste dall’art. 45 della legge 23 luglio 2009 n. 99 per
le regioni interessate dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi (es.:
Regione Basilicata).
Nello specifico, si richiede che venga riconosciuto alle
famiglie residenti nel Comune di Augusta una agevolazione, sul prezzo di
acquisto alla pompa dei carburanti per autotrazione, benzina e/o gasolio di 30
centesimi di euro al litro, fino ad un massimo di 1000 litri/anno per famiglia.
Tale sgravio potrebbe concretizzarsi attraverso il rilascio di una card
magnetica ad ogni famiglia, da utilizzarsi presso i distributori di carburante
aderenti all’iniziativa.
Questa forma di agevolazione viene proposta come ristoro per
un territorio che, rispetto ad altri Comuni Italiani, paga la benzina due volte,
poichè paga anche il prezzo del danno ambientale e di salute dovuto proprio alla
presenza degli impianti petroliferi.
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