Capitolo 2: il Castello Svevo necessita di cure, ma l'assessore pensa al trucco
Il 3 marzo 2013 avveniva il crollo del
Rivellino; un anno prima, una voragine venutasi a creare dietro il
Bastione San Carlo,aveva dimostrato ulteriormente (come se ce ne
fosse stato ancora il bisogno)che anche il Bastione cedeva lentamente
sotto i colpi della mareggiate. L'11 maggio, quasi settanta giorni dopo il
crollo parziale del Rivellino, l'assessore ai BB.CC. Sgarlata
effettuava una ricognizione attorno al Castello Svevo e prometteva
“interventi di somma urgenza” per mettere in sicurezza i bastioni
e lo stesso Rivellino. Il mese successivo, precisamente il 12 giugno,
l'on. Coltraro rincarava la dose, annunciando che il Castello Svevo
sarebbe stato recuperato con un finanziamento di 10 milioni di euro e
dichiarando che entro il 31 dicembre 2015 il Castello Svevo sarebbe
stato aperto al pubblico. Ma le parole dell'on. Coltraro tradiscono
quelle che sono le vere intenzioni del Governo Crocetta: infatti
cominciava a farsi largo il progetto di un “Museo del
Mediterraneo Moderno” da allocare all'interno del Castello
Svevo, un escamotage per accedere ai fondi P.O.In. (Piano operativo
interregionale) del progetto denominato “Attrattori culturali,
naturali e turismo”, fondi destinati alle Regioni Convergenza
(Sicilia, Calabria,Campania e Puglia) che, come al solito, la Sicilia
sfrutta poco e male.
Un progetto che non tiene minimamente
conto delle esigenze urgenti di messa in sicurezza, del recupero e
consolidamento delle mura esterne dei bastioni e dei rivellini, ma
che in realtà mira a utilizzare alcuni spazi per un museo dalla
tematica poco attinente con la vocazione del Castello Svevo, che
invece dal 1986 al 1996 ha ospitato il Museo della Piazzaforte, il
quale documenta la storia militare di Augusta nei secoli.
Insomma nessuna cura per le emergenze
dell'area attorno al Castello Svevo, le promesse dell'assessore
Sgarlata sugli “interventi di somma urgenza” vengono disattese,
nel frattempo viene sconfessato anche l'on. Coltraro perchè, invece
di 10 milioni di euro, arriverebbe (il condizionale vedremo che è
ancora d'obbligo) un finanziamento solo per un primo stralcio
progettuale, pari a 2 milioni di euro, per cominciare a predisporre
le aree interne al Castello ad accogliere un museo che non appartiene
alla realtà locale. Nel frattempo il Museo Civico di Augusta resta
senza una sede e il Museo della Piazzaforte non può esporre tutti i
suoi cimeli militari perchè le due sale all'interno del Palazzo di
Città risultano riduttive.
Sarà dunque Museo del Mediterraneo
Moderno? Più di una grossa incognita aleggia sul progetto, di cui
il RUP (Responsabili Unico del Procedimento) è l'ex Soprintendente
Orazio Micali: sottolineo “ex” perchè lo stesso Micali è stato
licenziato dall'assessore Sgarlata circa un mese fa, che ha nominato
al suo posto Beatrice Basile...(continua alla prossima puntata)
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