Pochi giorni fa, Vittorio Sgarbi è tornato in TV: forse nessuno se n'è accorto, ma è proprio questo il punto. Quello che doveva essere il ritorno "in pompa magna" del critico d'arte in prima serata, si è trasformato in un flop dalle dimensioni colossali.
Il suo programma in onda su Rai1, dal titolo "Ci tocca anche Vittorio Sgarbi",è stato un vero tracollo: appena l’8,27 per cento di share con poco più di due milioni di telespettatori (2.064mila). Meno della metà di quello che la rete ammiraglia realizza abitualmente in quella fascia oraria. Neanche a dirlo, la Rai ha deciso di sospendere le altre serate del programma.
Voleva essere un'occasione per tornare a parlare di arte e cultura in prima serata, si è trasformata in un monologo lento, noioso, soporifero.
Il costo di questo "mattone" degno della visione de "La corazzata Potemkin"(Potionkin) di fantozziana memoria??? 700 mila euro per la sola scenografia, e un milione di euro lordo per Vittorio Sgarbi: un cachet di tutto rispetto per chi, mesi fa, aveva criticato il comico Benigni per essersi fatto strapagare dalla tv pubblica dopo l'esibizione al festival di Sanremo. (http://circologiovanedestra.blogspot.com/2011/02/sanremo-e-il-compenso-di-benigni.html)
Insomma, caro Vittorio, predichi bene e razzoli male? Verrebbe quasi da dire "PAGATO!PAGATO!PAGATO!"
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